La gestione è affidata all’ATI composta da G. Di Vittorio Società Cooperativa Sociale Onlus e Margherita+ Cooperativa Sociale (per la parte della ristorazione).
Contatti: telefono della struttura 0559194799; contatto mail rsa.tb@pec.it
La struttura è in possesso di autorizzazione al funzionamento rilasciata dal Comune di Terranuova Bracciolini e di accreditamento sociosanitario regionale per un numero di posti residenziali pari a 46 in nuclei così suddivisi:
▪ n. 34 posti – Modulo base “non autosufficienza stabilizzata”;
▪ n. 8 posti – Modulo specialistico “disabilità cognitivo comportamentale” (Alzheimer)
▪ n. 4 posti – Modulo specialistico “stati vegetativi permanenti stabilizzati – terminali”
La RSA è articolata su due piani più un seminterrato e un giardino.
Al piano terra sono situati n. 16 posti letto (di cui n. 4 dedicati al nucleo Stati Vegetativi) un bagno assistito attrezzato per persone disabili, un locale per la biancheria sporca e il lavapadelle, l’infermeria, una saletta TV, una sala da pranzo, la cucina, il laboratorio delle attività manuali, la direzione e l’ufficio amministrazione.
Al primo piano sono situati n. 30 posti letto (di cui n. 8 dedicati al nucleo Alzheimer), un bagno assistito attrezzato per persone disabili, un locale per la biancheria sporca ed il lavapadelle, una sala da pranzo con ampio terrazzo, la sala polivalente con caminetto dedicata principalmente a palestra, gli spogliatoi del personale.
Nel seminterrato sono presenti locali tecnici e di servizio.
La struttura è priva di barriere architettoniche, è facilmente accessibile da parte dei Residenti e dei visitatori. Gli accessi e i percorsi sono opportunamente segnalati.
In Valdarno sono presenti sette Case di riposo convenzionate con l’Azienda Usl (Bucine, Castelfranco di Sopra, Cavriglia, Montevarchi, San Giovanni Valdarno, Pian di Scò, Terranuova Bracciolini).
Nelle sole strutture di Bucine e Terranuova è presente un reparto specifico per l’Alzheimer.
E’ l’Unità di Valutazione Multidisciplinare (UVM, composta dall’Assistente sociale del comune di residenza dell’anziano, da un medico di distretto, da un infermiere professionale e dal medico curante) a stabilire il miglior progetto per la persona assistita.